Rassegna stampa
Ratzinger e la sua rinuncia25 agosto 2013 di Andrea Tornielli
«Me l’ha detto Dio», sarebbe stata la risposta del Pontefice emerito alla domanda sul perché abbia rinunciato al soglio di Pietro, secondo la fonte di Zenit. Ratzinger avrebbe poi subito precisato che «non si è trattato di alcun tipo di apparizione o fenomeno del genere; piuttosto è stata “un’esperienza mistica” in cui il Signore ha fatto nascere nel suo cuore un “desiderio assoluto” di restare solo a solo con Lui, raccolto nella preghiera». Secondo la fonte l’esperienza mistica si sarebbe protratta lungo tutti questi mesi, «aumentando sempre di più quell’anelito di un rapporto unico e diretto con il Signore». Lo spazio, a mio avviso esagerato (ma d’altra parte è estate, ed è pure un sollievo se in pagina finisce anche qualcosa di diverso dal quotidiano teatrino di dichiarazioni e contro-dichiarazioni sull’agibilità politica di Berlusconi) che è stato dato alla notizia ha provocato reazioni e qualche smentita. Sono d’accordo con quanto ha affermato l’amico e maestro Lucio Brunelli nel servizio del Tg2 dedicato all’argomento, quando ha osservato che la ricostruzione ha lasciato «un po’ perplesse le persone più vicine al Papa tedesco». |
Sant'Ambrogio e la fede nell'Eucaristia al centro della terza predica di Quaresima di padre Cantalamessa28-03-2014 Per spiegare l’Eucaristia, padre Raniero Cantalamessa, nella terza predica di Quaresima, tenuta alla presenza di Papa Francesco, nella Cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico, in Vaticano, si è servito degli insegnamenti di Sant’Ambrogio, ma ha raccomandato come nuova risorsa il riavvicinamento tra cristiani ed ebrei. Conoscere la liturgia ebraica, ha detto il predicatore della Casa Pontificia, aiuta a comprendere meglio i gesti di Cristo. Il Papa: chi apre la porta al povero avrà il cielo aperto alla fine della vita27/11/2013
SE I GIOVANI NON DICONO PIU’ “TI AMO!”Ma la fisiologia dei rapporti affettivi, ciò che oggi consideriamo la normalità, qual è? Siamo certi che sia sana e felice? Mi ha colpito una lettera – rimasta senza risposta – di uno studente del primo anno di liceo classico, uscita su “Repubblica”. Era titolata: “Perché tra noi liceali non si usa più ‘ti amo!’ ”. Siamo un popolo di ignoranti16 movembre 2013 di Un'indagine della Commissione europea traccia un quadro fosco: andiamo sempre meno al cinema, a teatro e nei musei, solo un italiano su due legge almeno un libro l'anno, non abbiamo interessi culturali, non investiamo nell'educazione... La situazione è peggiore che negli altri Paesi. E la causa non è soltanto la crisi economica...Ultimo aggiornamento ( Lunedì 18 Novembre 2013 20:19 ) |