Chiesa
La radice antropologica del sesso /203 novembre 2013
La persona umana, come insegna il Concilio Lateranense IV del 1215 (Denz.800), è l’unica creatura in tutto il creato ad essere composta di spirito e corpo. Essa non è un puro spirito come gli angeli. Ma non è neppure un corpo inanimato come le sostanze fisiche e chimiche, sino ai corpi e le particelle elementari dell’universo. Certamente nel mondo fisico esistono corpi viventi e non viventi. I corpi viventi possono vivere grazie ad un’anima vegetativa (le piante), sensitiva (gli animali), o spirituale (l’uomo). Il Concilio non entra in queste precisazioni, che del resto sono dati indiscutibili della scienza. La sessualità, come è noto, è legata alla vita, essendo il principio della riproduzione della specie. I corpi non viventi o elementari possono aggregarsi tra di loro a formare agglomerati più grandi, o corpi più complessi e voluminosi, come per esempio i cristalli, ma non possono generare, ossia trarre dal proprio seno e produrre all’esterno, mediante un’opportuna attività, appunto la generazione sessuale, altri corpi della stessa specie. La riproduzione sessuale avviene ai gradi inferiori della vita, vegetativo e sensitivo, ma non a livello della vita spirituale in quanto tale. Lo spirito creato non genera lo spirito. |
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